Sicurezza sui luoghi di lavoro. Il controllo da parte degli organi di vigilanza sulla base del PIANO NAZIONALE DELLA PREVENZIONE

Il Ministero della Salute si dota di un periodico Piano Nazionale della Prevenzione, che rappresenta lo strumento fondamentale di pianificazione nazionale degli interventi di prevenzione e promozione della salute da realizzare sul territorio. Tale Piano non riguarda esclusivamente la salute e la sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro, ma queste tematiche sono parte importante della pianificazione del ministero sulle azioni di prevenzione da attuarsi nel periodo della sua validità.

Il Piano Nazionale della Prevenzione attualmente in attuazione ( il PNP 2020-2025) ha come obiettivo quello di rafforzare interventi di prevenzione idonei a migliorare la salute individuale e collettiva delle persone.

Tale piano si articola in sei Macro Obiettivi, tra questi è di particolare interesse per le aziende, quello legato agli Infortuni e incidenti sul lavoro, malattie professionali.

Le azioni generali di prevenzione nazionali sono recepite, a livello Regionale, all’interno del Piano Regionale della Prevenzione (Piano Regionale della Prevenzione – PRP) in funzione delle peculiarità del territorio.

La Regione Sardegna ha individuato i seguenti ambiti, come urgenza territoriale, relativi alla sicurezza e salute dei luoghi di lavoro:

PP03 Luoghi di lavoro che promuovono salute;

PP06 Piano mirato di prevenzione;

PP07 Prevenzione in edilizia e agricoltura;

PP08 Prevenzione del rischio cancerogeno professionale, delle patologie professionali dell’apparato muscolo-scheletrico

La Regione rende operativi tali Piano attraverso le ASL Territoriali, le quali definiscono per ogni PRP dei Piani Mirati di Prevenzione (PMP).

L’attuazione dei Piani, da parte delle ASL, avviene attraverso 3 fasi:

  1. Fase di assistenza:
  • seminario di avvio a cui sono invitate le imprese – anche mediante la collaborazione con associazioni di categoria/associazioni sindacali/enti bilaterali/organismi paritetici
  • distribuzione della scheda di autovalutazione aziendale, da restituire successivamente, debitamente compilata, allo SPreSAL territorialmente competente;
  • formazione delle figure aziendali della prevenzione delle imprese e assistenza alle imprese in merito, tra l’altro, ai contenuti del Documento di buone pratiche;
  1. Fase di vigilanza:
  • esame delle schede di autovalutazione ricevute dalle imprese (da attuarsi dal 2023 al 2024);
  • ispezione in un campione di imprese coinvolte nel PMP (da attuarsi tra il 2024 e il 2025);
  1. Fase di valutazione di efficacia del PMP attuato, con particolare riferimento all’analisi delle buone pratiche applicate.

Compito di Confartigianato Imprese Sud Sardegna sarà quello di affiancare i propri associati coinvolti nei processi di attuazione del Piano di Prevenzione descritto, soprattutto nella fase di interpretazione e compilazione del questionario  di autovalutazione e negli eventuali interventi di adeguamento che fossero necessari. 

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