Resto al Sud: misura estesa fino a 46 anni di età e aperta alle attività dei liberi professionisti

Il Decreto Legge 20 giugno 2017, n. 91, contenente “Disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno”, ha introdotto una Misura di incentivazione a favore dei giovani imprenditori nel Mezzogiorno, denominata «Resto al Sud».
Al decreto suddetto ha fatto seguito, in data 09/11/2017, il Decreto 174/2017 a firma del ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno, contenente le disposizioni operative per consentire l’accesso alla misura.
Di recente sono intervenute le seguenti fonti normative:

Legge 30 dicembre 2018, n° 145 (comma 601): questa ha ampliato i requisiti soggettivi di accesso alla misura prevedendo l’estensione della stessa sino agli infra 46enni ed ampliandola alle attività libero/professionali, in precedenza escluse.

Decreto ministeriale del 05/08/2019, n° 134 del Ministro per il Sud e la coesione territoriale: tale decreto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale in data 23/11/2019 e contiene le disposizioni operative che vanno a modificare le previsione del precedente DM 174/2017 dopo la modifica normativa con legge 145/2019.
Le previsioni di cui al DM 05/08/2019, n° 134 entrano in vigore il giorno 8 dicembre 2019.
La misura presenta caratteristiche di sicuro interesse per le costituende imprese sia in relazione alla quota del 35% di fondo perduto previsto sia in relazione al possibile cumulo con altre misure de minimis.
Le imprese che si trovano nelle condizioni soggettive previste, potranno presentare la domanda sulla piattaforma di Invitalia.

Requisiti soggettivi dei beneficiari. Dal punto di vista dei requisiti soggettivi degli ammessi alla domanda di incentivazione, si deve evidenziare che la misura è rivolta a:

  • imprenditori under 46 residenti nelle regioni previste (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle aree del Centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e 2017) o che vi trasferiscano la residenza entro sessanta giorni, o entro centoventi giorni se residenti all’estero, dalla comunicazione del positivo esito dell’istruttoria.
  • imprenditori che, al momento della domanda di ammissione alle agevolazioni, risultino gia’ costituiti, e comunque successivamente alla data del 21 giugno 2017, o si costituiscano, entro sessanta giorni, o entro centoventi giorni in caso di residenza all’estero, dalla data di comunicazione del positivo esito dell’istruttoria, nella forma giuridica dell’impresa individuale o società, inclusa la società cooperativa.

Presentazione e gestione delle domande
Le domande saranno compilate digitalmente direttamente sul sito della predetta agenzia governativa Invitalia, fino ad esaurimento delle risorse stanziate.
Invitalia provvederà alla relativa istruttoria, valutando anche la sostenibilità tecnico-economica della proposta progettuale.

Tipologia di intervento
L’incentivo consiste in un finanziamento fino ad un massimo di 50.000 euro. Nel caso in cui l’istanza sia presentata da più soggetti richiedenti, gia’ costituiti o che intendano costituirsi in forma societaria, l’importo massimo del finanziamento è pari a 50.000 euro per ciascun soggetto richiedente fino ad un ammontare massimo complessivo di 200.000 euro .
Il finanziamento, a copertura del cento per cento delle spese ammissibili, è così articolato:
a) 35% come contributo a fondo perduto erogato dal soggetto gestore;
b) 65% sotto forma di finanziamento bancario, concesso da istituti di credito in base alle modalità ed alle condizioni economiche definite dalla Convenzione di cui all’articolo 1, comma 14, del decreto-legge n. 91/2017 assistito da un contributo in conto interessi erogato dal Soggetto gestore e dalla garanzia prestata dal Fondo di Garanzia per le PMI secondo quanto previsto dal Decreto Legge n. 91/2017.

Spese ammissibili
Secondo quanto previsto dall’art. 6 del DM 174/2017 suddetto, sono ammissibili le seguenti spese sostenute per l’acquisto di beni e servizi:
a) opere edili relative a interventi di ristrutturazione e/o manutenzione straordinaria connessa all’attività del soggetto beneficiario nel limite massimo del trenta per cento del programma di spesa;
b) macchinari, impianti ed attrezzature nuovi di fabbrica;
c) programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della telecomunicazione (TIC) connessi alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
d) spese relative al capitale circolante inerente allo svolgimento dell’attività d’impresa nella misura massima del venti per cento del programma di spesa; sono ammissibili le spese per materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti, utenze e canoni di locazione per immobili, eventuali canoni di leasing, acquisizione di garanzie assicurative funzionali all’attivita’ finanziata.
Non sono ammissibili alle agevolazioni, invece, le seguenti spese:
a) relative ai beni acquisiti con il sistema della locazione finanziaria, del leasing e del leaseback, fatta eccezione dei canoni di leasing maturati entro il termine di ultimazione del progetto imprenditoriale di cui all’articolo 4;
b) per l’acquisto di beni di proprietà di uno o più soci dell’impresa richiedente le agevolazioni e, nel caso di soci persone fisiche, anche dei relativi coniugi ovvero di parenti o affini dei soci stessi entro il terzo grado;
Per le attività imprenditoriali nel settore della pesca e dell’acquacoltura l’importo complessivo degli aiuti de minimis non può superare, per ciascuna impresa beneficiaria delle agevolazioni di cui al presente decreto, 30.000 euro nell’arco di tre esercizi finanziari, ai sensi del regolamento UE n. 717/2014.
c) riferite a investimenti di mera sostituzione di impianti, macchinari e attrezzature;
d) effettuate mediante il cosiddetto «contratto chiavi in mano»;
e) relative a commesse interne;
f) relative a macchinari, impianti e attrezzature usati;
g) notarili, imposte, tasse;
h) relative all’acquisto di automezzi, fatta eccezione per quelli strettamente necessari al ciclo di produzione di cui al Programma di spesa o per il trasporto in conservazione condizionata dei prodotti;
i) di importo unitario inferiore a euro 500,00 (cinquecento/00);
j) relative alla progettazione, alle consulenze e all’erogazione degli emolumenti ai dipendenti delle imprese individuali e delle società, nonché agli organi di gestione e di controllo delle società stesse.

Per maggiori informazioni rivolgersi a FIDARTI, via Riva Villasanta, 241 – tel 070 2330164 – Dott.ssa Piera Pisu