Crisi economica da Coronavirus: le richieste del mondo produttivo alla politica

Qui sotto alcune delle prime richieste, provenienti dai rappresentanti delle Associazioni di categoria, che sono state rappresentate al Governo e al mondo del credito perché si attivino per dare al mondo produttivo, colpito dalla grave e imprevedibile crisi, le risposte necessarie per limitare le pesanti conseguenze attese.

Sospensione dei versamenti, ritenute, contributi e premi attualmente
previsti per il settore turistico-alberghiero anche alle imprese
direttamente correlate quali gli Autobus Operator, i Taxi e gli NCC,
per almeno 12 mesi;

Estensione la cassa integrazione in deroga ai datori di lavoro di
lavoratori a domicilio e i dipendenti di datori di lavoro artigiani
con sostanziale mono-committenza, compresi gli edili e affini;

Ampliamento a tre mesi la cassa integrazione in deroga;

Indennità ai lavoratori autonomi, per un importo almeno analogo a
quanto previsto per i dipendenti, condizionato a indicatori che
evidenzino l’emergere della situazione di crisi per la singola impresa
e all’andamento del settore;

Sospensione temporanea dell’applicazione del rating creditizio per le
imprese che sono andate incontro a un peggioramento della classe di
merito

Apertura di linee di finanziamento dedicato alla crisi di liquidità aziendale valutando strumenti per allentare o compartecipare agli obblighi di accantonamento patrimoniale del sistema del credito in relazioni a tali linee di finanziamento;

Ristoro delle spese sostenute da parte delle imprese per la partecipazione a fiere o iniziative commerciali cancellate o posticipate.

Esclusione da liste selettive di controllo in materia di ISA, per l’anno 2020, per le imprese con diminuzione di ricavi oggettivamente dimostrabili e riferibili agli effetti della crisi.

Per le attività la cui situazione di difficoltà si dimostri oggettivamente riconducibile alla crisi:

sospensione del versamento del primo acconto IRPEF, IRES, IRAP e
contributi previdenziali per il periodo d’imposta 2020, in scadenza al
30 06 2020 e conseguente possibilità di versamento entro il 30
novembre 2020 favorendo così l’applicazione del metodo di calcolo
“previsionale”;

Dilazione del versamento dei contributi previdenziali trimestrali
dell’artigiano con possibile rateizzazione;

Deduzione integrale dell’Imu sui capannoni artigianali e industriali

Posticipo al 30 settembre della scadenza per il pagamento della prima rata dell’Irap in modo da garantire liquidità alle imprese per proseguire l’attività.

Finanziamento dei Confidi per la concessione di garanzie alle imprese,
per fronteggiare le crisi creditizie e sostenere imprese coinvolte dalla situazione generata dal Covid-19.

Per le imprese mutuatarie danneggiate, sospensione per un anno del
pagamento della quota capitale delle rate in scadenza di qualsiasi
finanziamento agevolato concesso.

Moratoria totale di 12 mesi su tutti i finanziamenti in corso,
possibilmente evitando che le imprese che vi accedano vengano
classificate dalle banche come “forborne” (a rischio fallimento) e
quindi declassate dal sistema bancario.

Nuovi bandi a sostegno dell’internazionalizzazione, a partire dal
bando fiere per finanziare la partecipazione delle imprese al maggiore
numero di fiere internazionali possibili che si realizzeranno nella
seconda parte dell’anno;

Incentivazione dell’e-commerce delle imprese per facilitare gli scambi
commerciali a distanza.

Promozione da parte degli enti locali una forte riduzione della TARI e
dell’IMU per il 2020 sulle strutture ricettive e sui capannoni artigianali ed industriali di proprietà delle imprese che vi operano.