Aggiornate dalla conferenza delle Regioni le linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali

La Conferenza delle Regioni ha approvato il 28 aprile 2021 l’aggiornamento delle “Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali”.

Tali nuove linee guida sono state trasmesse al Governo al fine della loro approvazione definitiva. Solo successivamente esse andranno a sostituire le attuali linee guida allegate al DPCM 2 marzo 2021 (allegato 9).

Nell’aggiornamento è stato tenuto conto delle disposizioni del decreto-legge n. 52/2021 ed è stata mantenuta l’impostazione delle precedenti linee guida, integrandole, anche in un’ottica di semplificazione. In tal senso si è proceduto all’accorpamento dei molteplici settori economici e ricreativi in macro-aree, affini per profilo di rischio o per attività.

I settori interessati sono i seguenti:

  • Ristorazione e cerimonie

  • Attività turistiche e ricettive

  • Cinema e spettacoli dal vivo

  • Piscine termali e centri benessere

     •   Servizi alla persona (acconciatori, estetisti e tatuatori) • Commercio
     •   Musei, archivi e biblioteche
     •  Parchi tematici e di divertimento

    •  Circoli culturali e ricreativi
    •  Congressi e grandi eventi fieristici

Si riportano di seguito le differenze rispetto alle precedenti linee guida con riguardo ai settori di maggior interesse confederale.

SERVIZI ALLA PERSONA (acconciatori, estetisti e tatuatori)

Vengono confermate le precedenti misure con le seguenti differenze:

  • –  si precisa che è obbligatorio mantenere aperte, a meno che le condizioni meteorologiche o altre situazioni di necessità non lo consentano, porte, finestre e vetrate al fine di favorire il ricambio d’aria naturale negli ambienti interni;
  • –  non è più previsto che i guanti devono essere diversificati fra quelli utilizzati nel trattamento da quelli usualmente utilizzati nel contesto ambientale;

nei centri massaggi e centri abbronzatura, organizzare gli spazi e le attività nelle aree spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno 2 metri (in precedenza era previsto 1 metro).

SPIAGGE E STABILIMENTI BALNEARI

Vengono confermate le precedenti misure con la seguente differenza:

– tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno 1 metro (in precedenza era previsto 1,5 metri).

RISTORAZIONE

Vengono riconfermate la maggior parte delle misure già previste con le seguenti differenze:

  • –  si precisa che le misure, se rispettate, possono consentire lo svolgimento sia del servizio del pranzo sia della cena. Inoltre, tali misure possono consentire il mantenimento del servizio anche in scenari epidemiologici definiti ad alto rischio purché integrate con strategie di screening/testing, anche in autosomministrazione;
  • –  si precisa che negli esercizi che somministrano pasti è comunque consentito l’accesso, anche in assenza di prenotazioni, qualora gli spazi lo consentano, nel rispetto delle misure di prevenzione previste. Rimane comunque ferma l’indicazione di privilegiare l’accesso tramite prenotazione;
  • –  all’interno dei locali la distanza tra i tavoli o tra i clienti può essere estesa a 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio (attualmente è prevista la distanza minima di 1 metro);
  • –  disporre i tavoli in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti di tavoli diversi negli ambienti al chiuso (estendibile ad almeno 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio) e di almeno 1 metro di separazione negli ambienti all’aperto. In precedenza, si faceva riferimento a 1 metro di separazione tra gli ospiti;
  • –  si precisa che è obbligatorio mantenere aperte, a meno che le condizioni meteorologiche o altre situazioni di necessità non lo consentano, porte, finestre e vetrate al fine di favorire il ricambio d’aria naturale negli ambienti interni;
  • –  con riferimento agli spazi esterni viene aggiunto il riferimento ai dehors, oltre che a giardini, terrazze, plateatici;
  • –  non vi è più il rifermento a evitare il più possibile utensili e contenitori riutilizzabili se non disinfettabili (saliere, oliere, ecc.);
  • –  viene eliminata la possibilità di mettere a disposizione riviste, quotidiani e materiale informativo.

CERIMONIE

Vengono riconfermate la maggior parte delle misure già previste con le seguenti differenze:

– disporre i tavoli in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti di tavoli diversi negli ambienti al chiuso (estendibile ad almeno 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio) e di almeno 1 metro di separazione negli ambienti all’aperto. In precedenza, si faceva riferimento a 1 metro di separazione tra gli ospiti;

– viene aggiunto l’obbligo di mantenere aperte, a meno che le condizioni meteorologiche o altre situazioni di necessità non lo consentano, porte, finestre e vetrate al fine di favorire il ricambio d’aria naturale negli ambienti interni. Viene altresì aggiunta la misura relativa agli impianti di areazione già prevista per la ristorazione;

– viene aggiunta la previsione che nei guardaroba gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti in appositi sacchetti porta abiti.

COMMERCIO AL DETTAGLIO

Vengono confermate le precedenti misure con le seguenti differenze:

  • –  non è più previsto che in alternativa alla disinfezione delle mani, dovranno essere messi a disposizione della clientela guanti monouso da utilizzare obbligatoriamente;
  • –  si precisa che è obbligatorio mantenere aperte, a meno che le condizioni meteorologiche o altre situazioni di necessità non lo consentano, porte, finestre e vetrate al fine di favorire il ricambio d’aria naturale negli ambienti interni.

COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PUBBLICHE (mercati e mercatini degli hobbisti)

Vengono confermate le precedenti misure con le seguenti differenze:

  • –  non è più previsto che in alternativa alla disinfezione delle mani, dovranno essere messi a disposizione della clientela guanti monouso da utilizzare obbligatoriamente;
  • –  non è più previsto che, ove ne ricorra l’opportunità, i Comuni potranno valutare di sospendere la vendita di beni usati.

Si segnala che non sono più presenti nelle linee guida aggiornate le misure relative ai seguenti settori di interesse: manutenzione del verde, professionisti della montagna, palestre e formazione professionale.

Il documento approvato dalle regioni, oggi ancora in attesa di approvazione da parte del Governo, può essere consultato QUI